Uno, nessuno e centomila Titolo: Uno, nessuno e centomila Autore: Luigi Pirandello Prima edizione: 1927 Genere: Romanzo Lingua originale: Italiano Disponibile in: Cartaceo ed E-book Quarta di Copertina Pubblicato nel 1927 è il romanzo più tipico di Pirandello, quello in cui meglio si manifesta il nucleo fondamentale di quel particolare sentimento della vita e della società che sta alla... Continue Reading →
I Colori della Corte Raynor – Killer
Ecco a voi la rubrica “I Colori della Corte Raynor”, gestita insieme alle mie due amiche: Anna e La Corte! Il tema è uno solo, i blog e le citazioni coinvolti sono ben tre! Oggi il tema è Killer, scelto da Anna. "Un killer è un individuo che nei suoi incontri prova un maggiore coinvolgimento rispetto ai comuni mortali". Amélie... Continue Reading →
The Moor – Disorganizzazione
Ultimamente mi sono ritrovata a vivere momenti di completa disorganizzazione. Posso ancora ancora condividere con un certo tipo di disordine, ma mi sto rendendo conto di avere un po’ di problemi con le cose (e le persone) disorganizzate. A tratti mi irritano, a tratti mi lasciano proprio confusa. È ovvio che alla fine mi adatto... Continue Reading →
Analisi su “1984” di George Orwell
1984 Copertina della Oscar Mondadori di "1984" di George Orwell Scheda Titolo: 1984 Autore: George Orwell Prima edizione: 1949 Genere: Romanzo Distopico Lingua originale: Inglese Quarta di Copertina L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice... Continue Reading →
I Colori della Corte Raynor – Mostro
Dopo una lunga pausa, ecco a ripresentare la rubrica "I colori della corte Raynor", gestita insieme alle mie care amiche Alessia e Anna! Il tema, scelto da Alessia, è mostro! “Chi lotta contro i mostri deve guardarsi a non diventare egli stesso un mostro. E quando guardi a lungo nell’abisso anche l’abisso ti guarda dentro”... Continue Reading →
Danzatori nell’Oscurità – Parte XI
«Vi è qualcosa che mi spaventa» disse Vanja «in queste strade deserte. Mi stringo nel cappotto, come se avessi paura che il freddo e la paura penetrino il mio corpo. Ho paura quando vedo persone felici in un luogo abbandonato. Ho paura quando vedo falsa allegria che contamina come una malattia quei volti emaciati e... Continue Reading →