Sono stata messa enormemente in difficoltà dal tema del mese del Circolo di Scrittura Raynor’s Hall, ora Pagi, , devo ammetterlo. Avevo avuto in mente idee molto più carine ma di difficile realizzazione in questo momento così impegnato. Spero comunque vi piaccia!
La festa procedeva senza intoppi, almeno così mi pareva di capire. Non ero mai stato una persona particolarmente amante di questi eventi così caotici. Preferivo di gran lunga stare a casa a leggere un buon libro. Ma dovevo anche ammettere di non essere stato infastidito dalla situazione. La compagnia lasciava sempre a desiderare. Quando potevano, mi lasciavano da solo e mi trattavano male fino a farmi piangere. Ma ad avermi davvero conquistato era l’abito che avevo indossato. Mi piaceva essere un cavaliere mascherato, un cavaliere che combatteva i draghi cattivi e cavalcava quelli buoni. Avevo una totale fissa per i draghi. Quindi poco mi importava dei giochi degli altri, potevano pure giocare tra di loro e io non avrei avuto problemi a continuare a vivere il mio mondo e la mia storia.
Mi sentivo diverso a indossare quella maschera. Mi sentivo rivestito di una forza e un coraggio che non mi erano soliti e quella spavalderia aveva intimidito i miei compagni, li aveva indotti a lasciarli stare. Avrei voluto essere sempre così, ma non mi riusciva. Anche quando avevo sfilato per la strada, era stato piacevole lanciare i coriandoli a tutto spiano. Mi sentivo libero e felice come lo ero quelle volte in cui leggevo o quelle volte in cui, quando andavo a dormire, continuavo a vivere nel mondo delle mie avventure.
La musica si interrompe, le luci si spengono. Mi blocco sul posto. Questo mi ha riportato subito alla realtà. Una tensione lungo una schiena e una sensazione di vuoto nello stomaco mi fanno provare paura. Sudo freddo, vorrei andare in bagno. La lama della spada tocca terra, non sento di avere le forze neanche per sollevare quello stupido pezzo di plastica. Se solo avessi un’arma vera, forse…
«A Carnevale, ogni scherzo vale!»
Una voce stentorea mette a tacere tutti i mormorii di spavento. Non mi piace questo scherzo. Voglio ritornare ai miei draghi e ai miei mostri. Non mi piace essere interrotto.
Tutti rimangono fermi, immobili. Non ne sono poi totalmente sicuro: siamo al buio. La poca luce che filtra non è abbastanza se non per delineare dei contorni.
«E ora, se proprio volete tornare a casa, non dovete far altro che togliervi le maschere!»
Un affronto. Troppo poche erano le volte l’anno in cui avrei potuto indossare una maschera. Togliersela? Non se ne parlava proprio. Era una cosa proibita, questa, altro che scherzo! Non si può chiedere a una festa di Carnevale di privarsi della propria maschera!
Dovevo agire e riaccendere la luce come prima cosa. Avevo notato un interruttore della luce, lì, vicino all’ingresso della stanza. Non era poi così lontano da me. Iniziai a muovermi lentamente, urtai quasi subito contro un tavolo. Dovevo fare più attenzione se non volevo ritrovarmi con del succo d’arancia sopra la mia armatura da cavaliere e questo non doveva far parte del mio codice d’onore.
Continuai quatto quatto, fino ad arrivare all’ingresso. Sentivo delle voci, mi misi in ascolto.
«Vorrei tanto che non litigassero in questo modo, ma sono ancora bambini e devono imparare ad accettarsi tutti. Non che sia facile e forse questa non è l’idea migliore del mondo. Ma vorrei tanto che almeno Michele capisse che non ha bisogno di una maschera per essere l’eroe. Vorrei stesse di più con gli altri, anche se rispetto il suo essere introverso. È che a volte ne fa un po’ troppo una questione con gli altri».
Mi sentivo ferito, incompreso. Avevo riconosciuto la voce di mia madre. Ma a volte gli eroi non sono compresi e avevo fatto quel viaggio al buio per uno scopo ed era tempo che portassi alla fine la mia missione. Premetti l’interruttore, sbattei le palpebre per riabituarmi alla luce della sala. Dovevo andare dai miei compagni, era mio compito da cavaliere, non avevo più bisogno dell’armatura per esserlo.
Ah. Avevo paura del buio.
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Bello
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Grazie!
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molto interessante!
in pratica hai portato tutto al mondo dei bambini, bella idea 🙂
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Grazie ^^
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Ma puccio il piccolino <3. Affrontare le proprie paure è una bella impresa epica.
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Beh… sì x°D
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