Punti di vista – Natale

Io, La Corte e Omnilegent riapriamo la rubrica sui Punti di Vista in cui scriviamo qualcosa partendo da un punto di vista speciale.

Il mio testo

Tutti gli oggetti sanno che esiste una notte all’anno in cui ogni desiderio può essere esaudito, basta solo chiedere alla persona giusta.

Tanto tempo fa, in una casa ormai dimenticata, una bambola rimaneva abbandonata in un angolo buio della camera. Teneva tra le manine i lembi del suo abito di pizzo, l’unica cosa che le era rimasta. Aveva perso gli occhi tempo fa, quando li aveva scambiati per poter ritornare dalla sua padroncina, quando era stata persa. L’entusiasmo della bambina era stato avvolgente, ma effimero. La bambola continuava a rimanere in quella casa, guardando da lontano la felicità e i dolori della bambina, senza poter interagire con lei. Le aveva fatto male, non aveva potuto nemmeno piangere. Ogni suo tentativo di attrarla era stato vano. Desiderava ogni giorno, ogni anno la stessa cosa. Ma si era rassegnata al fatto che il suo tempo era passato, poteva rimanere lì solo come ricordo.

«Scusa, scusa, scusa! Non urlare ti prego!»

Furono le urla insistenti al piano di sotto a scuoterla. Ogni motivazione di distrazione dal suo dolore, lo accettava con piacere. Viveva abbastanza isolata dalla maggior parte degli oggetti, vergognandosi di interagire con loro. Ma non poteva stare ferma se sentiva una richiesta di aiuto. In punta di piedi scese gli scalini, osservando la situazione. Tutto era addobbato, l’albero di Natale rimaneva spento ma imponente, taceva la sua bellezza nel buio. I regali già erano predisposti, pacchetti dai fiocchi scintillanti. Ma quel lusso non apparteneva più ormai alla povera bambola.

«Non va bene» e solo allora la bambola vide il ciocco di legno parlare. Non avrebbe mai potuto riconoscere la sua voce. Si avvicinò a guardare, nonostante il fuoco la spaventasse. C’era un gran baccano ma la bambola era tutta concentrata su quel baluginio incostante della povera stellina nel camino. Ascoltò le sue motivazioni, sorrise leggermente di quel lamento accorato, di quel desiderio. Lei ormai aveva smesso di desiderare ma non avrebbe mai privato nessuno di quella speranza. Ascoltò in silenzio il loro piano, era folle quanto la loro speranza. La bambola sentiva ancora quel prurito agli occhi, quello che precedeva le lacrime che non poteva far scendere. Si tolse il suo vestitino e andò lì, senza neanche una parola, a consegnarlo. Andò alla finestra a guardare la partenza nel cielo, sfidava il freddo invernale, freddo come il suo cuore abbandonato. Per quella notte sperò, sperò che al ciocco e alla stellina non fosse tolta la possibilità di esaudire il loro desiderio, come lei lo aveva perso. Sperò, perché anche se non aveva nulla avrebbe regalato tutti agli altri purché non patissero la sua stessa sorte.


Tema

Il tema di questo mese è stata un’idea di Omnilegent ❤ davvero molto carina per il Natale!


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