La scoperta del sentimento umano
Buon lunedì! Seconda puntata di una rubrica a cui tengo molto “Le menadi del Satyricon”. Tra letteratura e sesso, diritti e provocazioni! Diamoci dentro.
“La principessa di Clèves” è una grande testimonianza degli intrighi della corte francese del XVII secolo, precisamente nella corte di Enrico II, lasciatoci da Madame de La Fayette. È considerato da alcuni il primo romanzo psicologico moderno, che ha dato il via a tutta una serie di altri romanzi che indagavano sui sentimenti dell’individuo.
Nella puntata precedente abbiamo parlato di “scoperta del piacere femminile”. Bene con “La Principessa di Clèves” invece c’è una “scoperta del sentimento”. Maschile, sicuramente, ma anche femminile.
Come Lady Chatterley, anche la principessa si ritrova in un triangolo amoroso. Ci troviamo nel 1678, in una corte francese in cui gli adulteri erano all’ordine del giorno e quando i libri dovevano mantenere una correttezza morale per essere d’insegnamento. Ovviamente la principessa di Clèves fu un simbolo di fedeltà nonostante la sofferenza. Lo è fino alla fine.
Non è controversa e non è audace. È una figura ligie alla morale, tanto da essere utopica. Ama il marito più per dovere che per sentimento, sentimento che prova invece per il Duca di Nemours. Si interroga sul suo amore e non è una cosa da poco. Si iniziano già a inquadrare la donna e l’uomo come esseri capaci di provare sentimenti e che soffrono per le imposizioni. Già nel ‘700 con la filosofia dei lumi, nonostante la rigida logica, già si iniziava a pensare all’humanitas dell’uomo che sfocia poi nel romanticismo. Non penso che la scrittrice avesse idee rivoluzionarie: anzi, anche mostrando l’ipocrisia della sua società. vuole mantenerla integra. Madama de La Fayette è un’osservatrice attenta, spigliata e ironica.

Il punto è che le convenzioni ti imponevano il matrimonio ma, prima di quel momento, non erano mai stati ritratti con tanta chiarezza i sentimenti e la sofferenza di una donna. Il marito della principessa, il Principe di Clèves, conosce perfettamente che lei non lo ama. Ne è turbato nell’orgoglio, meno nel sentimento. Prima, in certi paesi, si credeva anche che l’amore nel matrimonio fosse una cosa sfortunata, da cui ben vedersi. Il vero amore era possibile solo al di fuori del matrimonio e di conseguenza punito perché nel peccato. È questo che porta poi allo svilupparsi in modi diversi del “amore cortese”. Forse è questa reminiscenza che ancora ci portiamo dietro, quando sosteniamo che il vero amore sia solo fonte di dolore e tormento.
Il Duca di Nemours, ultimo lato di questo triangolo, è un libertino che trova il suo unico vero amore nella principessa. Una sorta di moderno bad boy, se proprio vogliamo dirlo terra terra. Anche lui ama e soffre per la principessa (tanto da abbandonare tutte le sue altre conquiste), anche se rispetta il suo sentimento avrà in parte sempre quel suo slancio da conquistatore.
La scoperta dell’uomo e l’emancipazione femminile non si è fatta certo in una notte. Con questa lettura si aprono tutta una serie di mondi possibili che gli scrittori successivi, letto o non letto il romanzo, sfrutteranno e amplieranno sempre di più per costruire nuove strutture della letteratura e, di conseguenza, per la società in cui vivono, che leggono e reagiscono a ciò con cui entrano in contatto.
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Grazie, prima di tutto per questa seconda puntata riguardo l’argomento! Capita a proposito, questo tuo scritto; infatti, qualche mese fa, alla Feltrinelli, ho comprao questo libro… però in francese! 😉 Ricordo di aver letto qualcosa al liceo: o dei brani sul libro di lettura, oppure un’edizione molto ridotta in francese; perciò ho deciso di comprarlo in lingua, anche per esercitarmi un po’ io. 😉 Grazie, buon pomeriggio! ❤
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E’ stato un piacere ^^ Io invece ho trovato questo libro in un mercatino dell’usato e nello stesso volume c’era anche la “Fedra” di Racine. In letteratura non mi è mai capitato di studiare questo romanzo, anche se so che dalla critica è considerato molto importante. Buona lettura e buon pomeriggio a te ❤
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Buongiorno ❤
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enorme
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