“Una donna senza pudore è incapace di amare”
Nuova riflessione scaturita dalla lettura de “La Nuova Eloisa” di Jean-Jacques Rousseau. Ricordo a tutti che il mio non è un attacco al libro: bisogna valutarlo in base alla sua epoca. Ma mi sembra anche giusto contestualizzare alcuni concetti del libro nel nostro tempo per poter far rivivere questi scritti e rimetterli in discussione.
Per Rousseau la donna è fatta per l’uomo e deve essere modesta e pudica. La rivoluzione non da poco che avviene nel libro di Rousseau, a differenza de “La Principessa di Cléves” o di “Pamela”, è che la donna deve essere sottomessa alle voglie dell’uomo non solo per il corpo ma anche per il sentimento. La donna ha per natura più passionalità, che reprime dall’infanzia per creare un’immagine di sé che accontenti il giudizio degli altri. Mette a tacere questa passionalità indossando una sorta di maschera pirandelliana, se vogliamo chiamarla così, per fingersi pura, casta e fredda. Una donna deve curare il proprio aspetto per l’altro, senza pudore è incapace di amare e bisogna allontanare i mariti se li si vuole vicini. Infine la donna casta non legge i libri (intesi, per l’epoca, quelli gotici).
Nella modernità la “donna seria” è la donna con le gambe chiuse, quella che non la dà a tutti. L’uomo invece misura la sua virilità a forza di conquiste e di donne che riesce a portare nel suo letto. La donna può innamorarsi solo se è seria, ma se rifiuta le richieste di un uomo virile è una frigida. Se l’uomo non fa tante conquiste non è un uomo, probabilmente è l’ennesimo omosessuale. L’uomo può innamorarsi e portare all’altare la donna seria, il resto sono tutte sgualdrine per aumentare il suo ego.
Le riflessioni citate sopra mi disgustano moltissimo. Sono generalizzazioni che possono esistere nel 2018 sì, ma nel 2018 avanti Cristo. Sono pensieri comuni che ancora strisciano nella società e che sono da sradicare completamente. Sono dannosi per l’uomo e per la donna, per la dignità di tutti. È inutile che neghiamo la loro presenza tra noi e trovo anche disgustoso trovare la persona di turno che si lamenta del femminismo. Per loro il femminismo ormai è fuori moda, abbiamo fatto le nostre conquiste e in realtà va tutto bene, sono le femministe che si fissano e che hanno problemi a inquadrare la realtà. Eppure ogni giorno gli si potrebbero trovare esempi quotidiani per cui il femminismo è ancora importante e c’è ancora molto per cui lottare. Non leghiamo l’aspetto sentimentale e razionale di una persona a quanto sesso faccia o come viva il sesso. Uomini e donne sono più complessi di così, perché trasciniamo i nostri pensieri così in basso quando potremmo aspirare al meglio? È davvero così facile rinchiudersi in questi stereotipi per categorizzare la realtà che ci circonda e averne meno paura? Liberiamoci di queste convinzioni sbagliate, apriamoci alla comprensione e al rispetto. Condannare, giudicare e puntare il dito non sono mai le soluzioni migliori, prima o poi questa massa di odio che rivolgiamo sugli altri si potrebbe rivolgere contro noi stessi. Perché puntare all’odio?
Rousseau è figlio della sua epoca e anche se c’erano già dei primi movimenti femministi credo che non sia da condannare. Ma la nostra epoca ha davvero così poco da offrire che abbassarsi a queste ideologie ignoranti e medievali? Via la donna seria e via l’uomo conquistatore, via tutto. Siamo solo noi stessi.
Approfondimenti
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Interessante riflessione, mi trovi pienamente d’accordo. Rimane il fatto che, come hai detto tu, questo libro appartiene a un epoca lontana dove la donna era un oggetto nelle mani dell’uomo, anche se forse, adesso, si sta andando un po’ troppo nell’altra direzione. Non voglio condannare nessuno e non farò certamente di tutta l’erba un fascio, ma a volte vedo e leggo certe cose che mi fanno accapponare la pelle e inizio a provare pena per tutte quelle donne che hanno lottato per dei diritti che ora vengono in qualche modo “deviati” e “reinterpretati” a convenienza.
Peace ❤
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Una donna senza pudore è semplicemente più facile da avere…e dovrai aspettarti da leiche se ne vada più rapidamente, come tutte le donne fanno, dopo aver adguatamente usato l’uomo.
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Questo è un tema che mi sta molto caro, le tue riflessioni mi sono piaciute e condivido pienamente la tua conclusione personale. Quel “siamo solo noi stessi” racchiude molto. A me fa pensare a un mondo dove uomini e donne portano la maschera che fin da bambini è stata loro data. Basti pensare anche solo al fatto che da piccoli i maschi devono giocare con le macchinine e le femmine con le bambole. Io da piccola giocavo con tutto: bambole, macchine, aerei, robot, ecc. Ci viene insegnato che siamo liberi, ma finché le cose funzioneranno così (che l’uomo non può piangere altrimenti è una femminuccia e che la donna da sola avrà vita difficile), non saremo mai veramente liberi di essere persone genuine.
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Sono contenta ti sia piaciuta ^^ So che aspettavi degli articoli per questa rubrica! Sono perfettamente d’accordo anche con quello che dici tu. Penso che anche gli uomini siano influenzati da questi stereotipi, come hai fatto notare per i bambini. Sono anche convinta che dalle piccole cose si vedano le grandi quindi quella dei giochi non è una riflessione stupida. Io cerco di usare dei testi letterari per far partire degli spunti di discussione e spero di poter trovare qualcosa che mi aiuti a parlare anche di questo. Spero davvero che sarà possibile essere delle persone libere da queste maschere e da queste aspettative, nel mio piccolo penso che parlarne sia il primo passo ^^
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Infatti mi piace molto questa rubrica. Sono sicura che parlare di queste cose contribuisca a far prendere consapevolezza a un maggior numero di persone 🙂
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❤ lo spero anch'io
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