Femminismo e la donna superiore di Madame de Staël

Femminismo e la donna superiore di Madame de Staël

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La seguente riflessione è scaturita leggendo “Corinne o l’Italia” di Madame de Staël. Ovviamente il discorso è molto ampio ma approfitterò delle letture che mi si presentano per argomentare meglio ciò che più mi sta a cuore. Ovviamente dovete tenere presente che il libro è scritto nel XVIII secolo, quindi leggendo questi tipi di libri, bisogna tenere conto della mentalità dominante dell’epoca, senza condannarla oggi ma cercando di commentarla al meglio.


Il personaggio di Corinne, del libro omonimo di Madame de Staël “Corinne o l’Italia”, viene creato con l’intenzione di essere una “donna superiore”. Corinne ha dedicato la sua intera vita all’arte: è una ballerina, un’attrice comica e drammatica, una poetessa e una scrittrice, pittrice, una musicista e si attornia di persone elevate culturalmente per formare un circolo di intellettuali. È felice della sua vita ed è stata persino incoronata come gli antichi poeti al Campidoglio. La si potrebbe definire una moderna donna in carriera, senza contare che all’epoca l’artista era colui che rifiutava certe regole sociali e quindi veniva visto come un libertino e una persona fuori dagli schemi. Non le mancherebbe niente: si nutre dell’amore che le procura l’arte. Quando si innamorerà di Oswald, co-protagonista del romanzo, già ci sono delle profezie ante-ventum della fine a cui la porterà a questo amore. Dovrà sacrificare tutte le sue doti per amore (le stessi doti che hanno portato Oswald a innamorarsi di lei) fino a sacrificare il suo intero spirito.

La cosa davvero curiosa è che, quando Oswald vorrebbe dichiararle il suo amore, vorrebbe portarla via dalla sua “vita infelice”. Una vita infelice che effettivamente non ha: è una donna realizzata, circondata da amici che le vogliono bene, senza contare tutto il popolo italiano che la ama e la conosce, senza avere alcun pregiudizio sulla sua persona comunque discutibile (donna indipendente, artista, non sposata che accoglie nella sua casa molti uomini anche scapoli). Guardando Corinne, Oswald immagina alle donne del suo paese (sì, il libro è pieno di stereotipi ma ne parleremo in un altro articolo) che non sono altro che donne-madri all’antica: silenziose, pudiche, dedite alla casa, alla famiglia e ai bambini, gelose del loro onore e con nessun tipo di spirito di iniziativa. L’amore di Oswald non riesce a distaccarsi da questo aspetto e sacrificherà Corinne per questo: ha paura che una donna di un certo intelletto potrebbe risultare troppo diversa per gli standard. Per quanto dietro ci siano una storia del padre che le aveva destinato un’altra donna e altri motivi, il fulcro del discorso è questo: Corinne è una “donna superiore” e lui, in quanto uomo, non potrebbe gestirla, anche se inevitabilmente cade al suo fascino.

L’appellativo di “donna superiore” non è mio ma di Madame de Staël. È un termine che va contestualizzato. Non è superiore per noi ma è superiore per il tempo, in quanto si liberava di catene che la vincolavano allo stereotipo della donna-madre. Molte protagoniste di Madame De Staël condividono questa sorte: donne superiori, non riescono a essere integrate nel contesto e finiscono per impazzire o morire. Non c’è una riconciliazione. Quello di Madame de Staël, donna che teneva testa a Napoleone, era un grido alla femminilità schiacciata. Ma il suo esempio di “superiore” è quello che molti mal interpretano nel femminismo moderno. Il femminismo moderno non si occupa di posizionare la donna in un punto superiore rispetto all’uomo e non è unicamente posizionare la donna in equità all’uomo. Il femminismo moderno prevede di distruggere ruoli prestabiliti di genere e dare un nuovo equilibrio agli uomini (inteso come maschi e femmine) in quanto tali. Alcuni atteggiamenti “maschilisti” non sono solo per le donne, ma per l’uomo stesso. Ad esempio l’uomo deve fare tante conquiste con le donne per essere virile o, ad esempio, per molti non possono esistere violenze sessuali per quanto riguarda gli uomini.

Ovviamente ci sono vari pensieri e vari modi di attuare la cosa ma il femminismo è qualcosa di diverso da quello che si crede. Non si vogliono costruire delle Corinne in quanto superiori ma delle Corinne in grado di poter decidere della propria vita, di essere indipendenti senza avere pregiudizi e di poter star accanto o meno a un compagno, senza dover essere criticate.


Approfondimenti

Piccola riflessione sull’arte a partire da Madame de Staël


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3 risposte a "Femminismo e la donna superiore di Madame de Staël"

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