Così come il lettore ha il diritto di criticare e giudicare il mio lavoro, sia permesso alla mia voce di ribattere non solo attraverso i libri, i racconti e le poesie. Se non sarà troppo presuntuoso, ogni ribattuta sarà la creazione del manifesto della mia debole arte.
“Il Suono del Rintocco”, mia prima opera pubblicata, è sicuramente un libro impegnativo. Non è stato scritto per riposarsi: è frutto di un lavoro intellettuale. Ogni crudeltà e ogni gesto è un’allegoria della vera vita e ogni cosa è funzionale a un significato più alto. Come il teatro di Artaud, la mia crudeltà vuole la catarsi. Non è un puro piacere nel dolore: ogni cosa è in un certo senso realtà. Viviamo in un mondo immerso da violenza e cattiveria ma a volte siamo troppo cechi per accorgercene. Il mondo vive in uno stato di guerra (di polemos come diceva Eraclito). Le tematiche sono attuali ma celate nel passato. Come diceva Calvino nelle sue “lezioni americane”, lo scrittore guarda la realtà attraverso lo specchio di Perseo. La storia, il passato e un tempo imprecisato sono stati il mio filtro per penetrare una realtà scottante e attuale. Tematiche come lo stupro, l’incesto, la violenza, il desiderio di potere… non sono tutte ancora attuali? Eppure se ne avessi parlato in un mondo moderno, che possiamo toccare con mano, si sarebbe alzato lo scandalo, lo sdegno e la critica.
La stile non è e non vuole essere semplice. Rappresento un labirinto, un “pasticciaccio” come direbbe Gadda. E’ una scrittura prevalentemente di getto in un periodo difficile della mia vita ed è pur sempre la scrittura di una sedicenne/diciassettenne che guarda a un mondo crudele. Lo stile non è un disperato tentativo di imitare lo stile del passato, è un processo naturale della mia mente, avendo letto moltissimi classici. Non c’è alcuna artificiosità nel comporre, se non forse in poche parti, mentre tutto il resto è dettato dal flusso di coscienza della mia mente.
Lo stile e il contenuto vanno di pari passo a delineare una realtà: la lettura non vuole essere di piacere ma vuole spingere alla riflessione e, citando Aristotele, al riequilibrio degli eccessi passionali dati dalla lettura.
In bocca al lupo per questa grande e nuova avventura! 🎉
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