Essere gentili è difficile.
Tendo a nascondere dal vivo i miei sentimenti: se faccio un’azione gentile faccio in modo di essere schiva o me ne allontano, come se l’avessi compiuta per sbaglio. Ho vergogna della gentilezza, ho vergogna di mostrare bontà. Sarà il mio essere tsundere. Mi piace sentire gratitudine dall’altro (finché non diventa morbosa) ma al contempo se ho fatto qualcosa di gentile è perché lo sentivo, perché mi sei amico, perché mi sei simpatico: perché ringraziarmi? Mi trovo una persona orribile.
Bisogna essere gentili, per quanto è possibile, con chi non conosciamo. Non sappiamo quale battaglia possano affrontare al loro interno, non sappiamo quanto dolore forse li ha portati a comportarli in quel modo. Ma sono la prima a sbraitare, a mandarli a quel paese… non a fargli del male gratuitamente, ma non mi risparmio dal non aiutarli nel caso abbiano bisogno. A volte anche cedo e li aiuto in memoria di una vecchia amicizia in cui sento il mio cuore ancora schiavo.
Non sarebbe molto più bello essere tutti gentili?
Forse. Io per prima non lo voglio dimostrare: io per prima mi nascondo. Io per prima sono una persona orribile che ha fatto cose orribili. Allora perché son qui e parlo?
Leggo sempre quello che scivi, e non mi sembri proprio una persona orribile… buon pomeriggio. 🙂
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Ti ringrazio ^^ lo spero! Buonanotte!
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Ciao Alice, buonanotte anche a te! 🙂
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La gentilezza rimane un opinione da parte di un essere che ha incontrato il tuo carattere, ma non in tutte le sfaccettature che richiede la personalità.
per quanto riguarda te invece, nell’oscurità del tuo sentimento si distingue la sincerità, ed essere sinceri equivale ad essere gentili, per me. 😛
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Ti ringrazio! Spero proprio sia così…
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