Recensione “Un Certo tipo di Tristezza” di Sara Gavioli

Un certo tipo di Tristezza

Un certo tipo di tristezza di [Gavioli, Sara]

Identikit

Titolo: Un certo tipo di Tristezza
Autore: Sara Gavioli
Genere: Narrativa
E-book: Qui

Trama

Convinta che il mondo lì fuori la rifiuti, Anna decide di chiudersi in una tana fatta di incertezze e fragilità. Un giorno, però, un’opportunità inaspettata la trascina in quello che impara a considerare il suo ambiente naturale: una casa isolata in montagna, con accanto un paesino in cui ogni persona ha una storia.
Sarà in particolare una di queste storie, sigillata fra le pagine di vecchi diari ingialliti, che la porterà ad interrompere la sua staticità, le sue incessanti riflessioni ed i suoi dubbi ed incertezze, spronandola a reagire per cominciare, finalmente, a camminare con le proprie gambe.

Recensione

Dopo tanto tempo, ecco che finalmente ritorno per la recensione di un nuovo libro!
Ritengo sia un libro molto particolare, ben scritto e con uno stile facile da seguire, con temi ben saldi e più volti ripetuti che davano la facilità di mantenere a mente la trama e delineare i vari personaggi. Un romanzo dalle tematiche attuali con una protagonista che prova noia per la sua vita e si sente inadeguata. Un carattere che non vuole abbandonare il suo guscio e spiccare il volo e a sua insaputa si ritroverà in un’avventura molto particolare, che le presenterà quasi in uno specchio qualcuno che le somiglia. E’ un libro in cui si ingaggia una lotta riluttante per combattere la noia (quella stessa noia che nei Viaggi di Gulliver porta coloro che possono vivere in eterno ad essere infelici) e farsi largo in un mondo prima piccolo, raccolto e sconosciuto, poi immenso: il mondo con tutte le sue responsabilità.
È un personaggio in cui, nel caso ci si trovi in una situazione simile (facile in questi tempi purtroppo), ci si può immedesimare. E’ un po’ il mio contrario per l’inattività eppure mi incuriosiva e la osservavo, come lei guarda gli altri da lontano.
L’ho letto molto lentamente, più per impegni vari che per la noia nella lettura e ho avuto il piacere di constatare che il libro era come se mi aspettasse, mi ricordavo bene tutto e riuscivo a riprendere facilmente la trama senza dovermi chiedere che cosa stesse accadendo o meno. Era un po’ come se fossi io a leggere i diari che trova la protagonista ed era un punto in più per sentirla vicina.
Molto particolare, non sapevo cosa aspettarmi. Ero molto incuriosita dal titolo e non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, forse a una breve delusione iniziale per questa “mancanza” ho apprezzato la modernità e attualità di queste parole.
Il finale, soprattutto mi ha lasciato una sorta di amarezza oltre che di soddisfazione, forse perché ho perso completamente di vista parte dei personaggi del libro e speravo di avere loro notizie ma è un parere puramente personale, dato che molto probabilmente il desiderio di immaginazione dato al lettore è volontà dell’autrice.
Lo scritto è valido e particolare, e ammetto che mi piacerebbe leggere altro dell’autrice, per vedere magari come potrebbe sviluppare altri diversi temi e per vedere altri suoi tipi di storie per paragonarla a questa e avere un’idea più globale di quale sia il suo modo di scrivere.
La lettura è consigliata, nel caso la trama possa interessarvi e vogliate dare una possibilità a questa autrice!

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