History – 10 Motivi per non vivere nel Passato

10 motivi per non vivere nel passato

Stavo facendo una ricerca sull’epoca Georgiana, poi ho bruscamente tagliato il progetto e ho deciso di scrivere questo articolo più leggero ma ugualmente intriso di storia, come vi avevo anticipato la settimana scorsa, si trattava di una sorpresa ^^

Quante volte, qualche anno fa, mi lamentavo di essere nata in quest’epoca. Volevo vivere nell’Ottocento e nel Seicento, conoscere personaggi celebri che adoravo (e adoro) e mi rammaricavo del fatto che non potessi avere quest’opportunità.

Provavo un fascino per la storia unico e, forse per questo, poi mi sono avvicinata alla verità e la realtà mi ha sconvolta non poco.

Ultimamente mi irrito un po’ se le persone iniziano a criticare la nostra epoca e vorrebbero vivere nel Medioevo o nell’Ottocento.

Neanche io amo la nostra epoca, ma dobbiamo ben distinguere la nostra idea di Medioevo o Ottocento da quello che era realmente. Io già poco tollero chi ha idee maschiliste, puritane, bigotte… quindi non voglio proprio immaginare cosa avrei potuto combinare in un’epoca del genere… Ovviamente parlo partendo dal presupposto di avere il mio grado di cultura e la mia intelligenza, cosa all’epoca molto difficile, soprattutto per una donna.

“Vorrei vivere in un’epoca lontana…” certo, avete ragione, anche io l’ho pensato molte volte. Vorrei sfatare un po’ il mito: non era per nulla bello. Spero con questo post di mostrarvi un po’ di verità e di farvi comprendere di cosa parlo. I romanzi, appunto, rimangono tali e spesso mascheravano realtà ben più tristi, i film e i media in genere distorcono molto l’idea. Se volete vivere in un’epoca lontana, dovrete fare delle rinunce e non poche. Non pensate ai balli mondani, alla fastosità, era davvero una farsa.

  1. La medicina. Bene o male, la sanità di oggi è notevolmente migliorata rispetto al passato e su questo non c’è proprio dubbio. La medicina vera e propria è una conoscenza che non manca in Grecia o nell’Oriente ma la sua evoluzione definitiva e scientifica avviene solamente verso metà dell’ottocento. Uomini geniali come Leonardo da Vinci si sono dedicati a quest’arte ma… inutile dire, era ostacolato dalla religione e dall’etica del tempo: non poteva certo fare moltissimo. La medicina di inizio ottocento sostanzialmente è molto simile a quella medioevale (non voglio dilungarmi troppo, quindi passatemi la somiglianza) e questo già è un motivo abbastanza sufficiente per distogliervi dalla vostra voglia di passato. La medicina più quotata era il salasso con le sanguisughe (quindi che bello proprio…). La mortalità infantile era altissima, l’Inghilterra e le campagne in genere erano appestate ed era una fortuna se si riusciva a sopravvivere, una semplice febbre bastava a uccidere. Aspettiamo metà ottocento… ho letto un libro di medicina di epoca vittoriana, era talmente disgustoso che non riuscivo ad andare avanti in certi punti. Basti pensare che il caro Darwin (sì, proprio quello della teoria dell’evoluzione delle specie) doveva diventare medico ma è rimasto traumatizzato da un operazione senza anestesia e si è rivolto a un altro campo. Ho detto tutto, non voglio nemmeno disgustarvi troppo.
  2. L’igiene. Argomento connesso moltissimo alla medicina ma ci tenevo a ribadirlo (sarà che sto diventando una maniaca dell’ordine e della pulizia). Inutile parlare delle campagne, dei lunghi inverni passati chiusi in casa, a dormire con gli animali per non morire di freddo. Non voglio giudicare la cosa ma dopo tutti i mesi invernali, la casa non doveva essere uno splendore. La città poi era persino peggio. I vicoli erano pieni di spazzatura, ratti, povertà e malattia. Poverini, però questa è la pura verità. Lo sto descrivendo in poche parole ma cerco di far passare il concetto più velocemente possibile. Pensate che nelle grandi residenza si stava bene? Bene, vi dirò che il palazzo di Elisabetta I d’Inghilterra (quindi fine 1500, inizio 1600) era un immondezzaio. Era sporco, insano e, ovviamente, la mancanza di acqua corrente era un bel trauma. Senza contare che, per esempio, i nostri bravi antenati ritenevano scandaloso stare completamente nudi per lavarsi. Il carissimo Luigi XIV si è lavato una o due volte in tutta la sua vita e, inoltre, la stessa moda delle parrucche del re Sole era per evitare i pidocchi. Insomma molto puliti, non è vero? Non voglio dilungarmi nemmeno perché anche solo sull’igiene di Versailles si potrebbero scriverei dei trattati.
  3. Il maschilismo. Tasto molto dolente. Sfatiamo un mito: il maschilismo esiste ancora oggi, ma non sono qui a parlare di questo. Il punto è che le donne non devono assolutamente pensare al gentiluomo che si vede nel film, elegante, premuroso e gentile. All’epoca se si trovava una persona del genere, spesso, (voglio credere nella buona eccezione) erano solo due tipi di persone: o un cacciatore di dote o uno che voleva fare sesso. Scusate la brutalità, ma su certi argomenti mi infiammo. Oggi, come dicevo, esiste ancora il maschilismo però dei cambiamenti ci sono e mi piace goderne. La donna era sottomessa all’uomo, doveva avere marito, non poteva avere denaro, non potevano avere un’istruzione superiore (già le istitutrici o le zitelle erano lo schifo della società). Dovevano essere caste, rispettabili, non fare un cavolo che le potesse esporre e, insomma, nulla perché tutto era “scandaloso”. Dovevano stare a casa a fare la casa, sfornare figli e accudirli. Insomma una vera gioia. Non voglio parlare del delitto d’onore (in vigore fino agli anni ’50 in Italia) o lo stupro che non era considerato un reato (e la donna doveva pure sposarsi l’aggressore).
  4. Orientamento Sessuale. D’accordo, questo è un altro approfondimento a quello che poteva essere il poco rispetto del diverso per la società e non va proprio bene. Ognuno, finché non arreca danno all’altro, secondo me può fare ciò che vuole…
  5. L’abbigliamento. Sembrerà una cosa stupida, ma in realtà è più traumatico di quello che si pensa. Non parlo solo del tipo di abbigliamento ma anche delle regole legate a esso. Non è il problema di scollature, di pantaloni e di altro per le donne, ad esempio. Il corsetto è ancora un dibattito aperto. Per anni si è sostenuto che danneggiasse e rimodellasse le costole, mentre adesso un moderno studio dell’Oxford University ha attenuato la pena attribuito a questo indumento. Ma non era solo la crinolina, o il corsetto, o le pesanti stoffe e tutti i vari strati di vestiti… il problema vero è tutt’altro. Una donna non poteva mostrare per esempio le caviglie o ancora non poteva mostrare nemmeno uno solo dei sottoabiti (nemmeno se si cadeva… già era scandaloso). Se cadevano le calze (perché le giarrettiere non le reggevano) o ancora si vedeva una donna in intimo (e per l’intimo dell’epoca si intende qualcosa di ben diverso di quello di oggi) si doveva ricorrere al matrimonio riparatore o ritirarsi in convento. Anche l’abbigliamento maschile non si salvava, dopotutto… certo non era vincolato da tutto questo (e a me piace moltissimo T.T) ma spesso anche quello era molto scomodo e dotato di ferree regole (anche se non come quello delle donne).
  6. I viaggi. Molti di noi desiderano viaggiare, scoprire posti diversi. Se nel passato si viaggiava, prima di tutto i tempi erano lunghissimi, i mezzi di trasporto molto costosi (tranne se si viaggiava in un modo indegno di un qualsiasi vivente), grandi probabilità di morire nel viaggio o di trovare malattie sconosciute. Ancora oggi, si sentono purtroppo tantissimi casi di morti del genere ma non erano quasi nulla al confronto di quello che accadeva in tempi remoti. Inoltre, viaggiare implicava ritrovarsi in un mondo nuovo e ostile, che non si conosceva e, di certo, il coraggio e l’abilità di adattarsi dovevano essere molto sviluppati. I grandi viaggi non erano solo molto scomodi ma anche quelli per viaggiare dalla parte all’altra di uno stesso paese. I camerieri o i dipendenti di aristocratici e borghesi ritornavano a casa solo una volta l’anno, sia per permettersi il costo del biglietto sia per i giorni di assenza per il viaggio.
  7. La cultura. Mi odierete, io lo so. Ultimamente mi sono ritrovata in questa situazione e l’ho ugualmente odiata: “No, ma nel passato sì che c’erano libri seri, mica come adesso! Pensiamo a Tizio, Caio, Sempronio! I loro libri sono bellissimi”. Allora la letteratura funzionava peggio di quella attuale. “Tizio, Caio e Sempronio” che possono essere tutti i grandi scrittori di classici facevano parte di una cerchia molto ristretta e i loro libri NON VENIVANO LETTI. Forse da qualcuno ma nel complesso venivano snobbati alla grande e ritenuti pessimi, spesso censurati, spesso incompresi. Venivano criticati, scacciati, derisi, molti scrittori morirono in miseria e nell’anonimato. Andavano avanti le cose commerciali, esattamente come adesso, e molti scrittori, per pubblicare, o dovevano finanziarsi da soli, o cedere a contratti inumani o i loro libri venivano respinti. Quindi la cultura prima non era meglio, siamo rimasti come tanto tempo fa, senza poter distinguere ciò che merita da quello che non merita. Inoltre il pubblico di allora era sicuramente ridotto (dato che la gente non poteva permettersi di perdere tempo a leggere o di impararlo a fare) e, se gli aristocratici decidevano di deriderti e beffarsi di te, era difficile continuare.
  8. La religione. Tradotto come “mero mezzo culturale per illudere la gente nell’ignoranza e manipolarle come più si desiderava”. La parte più povera della popolazione veniva presa in giro, portata a credere a qualcosa solo per avere paura dei potenti, mentre questi facevano il comodo loro guadagnando su speculazioni. Non voglio alzare sommosse, riporto solo la verità storica. Religione non solo cristiana oltretutto, voglio precisare. Portava a guerre, a perdite di denaro, al poco rispetto per il diverso e grandi pensatori erano additati come “eretici”… In poche parole poca tolleranza, chiusura mentale, bigottismo, interesse economico e potere psicologico sulla gente.
  9. Schiavitù. Forse uno dei fenomeni più degradanti della nostra società. Ci siamo consumati in genocidi, sfruttamenti, supremazia… voi non dovete pensare solo alla ricchezza, come ho detto, ma soprattutto alla bruttezza che si poteva respirare in un popolo distrutto, costretto a rinnegare le sue origini, a lavorare in modo disumano, magari sapendo che i propri amici e la propria famiglia si fosse estinta.
  10. Il gran problema: la distinzione delle classi sociali. Esistevano abissi non solo monetari tra i ricchi e i poveri ma anche di cultura.

Alla settimana prossima ^^ Con un approfondimento su un modo di dire!


Se vuoi sostenere il mio lavoro sul blog, fammi una donazione ❤

Buy Me a Coffee at ko-fi.com

48 risposte a "History – 10 Motivi per non vivere nel Passato"

Add yours

  1. Niente da dire, questo articolo mi è piaciuto tantissimo! ^^
    Proprio scrivendo l’Undicesimo Re mi sono trovata quasi a detestare l’epoca proprio per i punti che tu hai sollevato (nonostante comunque nel mio fantasy il medioevo sia un po’ addolcito). Per carità, queste epoche continuano ad affascinarmi, ma certo non vorrei mai viverci. Magari vorrei vivere in uno dei mondi, ben diversi.
    Un articolo interessantissimo, curato, non troppo pesante, molto brava! 🙂

    P.s: Nonostante la mia poca cultura, noto sempre di più, con immenso piacere, che abbiamo moltissime cose in comune.

    Piace a 1 persona

    1. sono felicissima che questo articolo ti sia piaciuto ^^
      Anche io sono affascinata dalle diverse epoche (altrimenti non le studierei e non ci scriverei sopra) ma purtroppo molte persone ignorano quello a cui potrebbero rinunciare e non erano epoche così belle come spesso ci vogliono far credere.
      Sono davvero contenta che si sia rivelato in qualche modo utile ^^ ritenevo che fosse un’idea simpatica quella di raggruppare un po’ questi “10 motivi”
      Ps. Sì sono d’accordo ❤ abbiamo molte cose in comune ^^ e non credo che tu abbia poca cultura! Il solo fatto che ti interessi alla conoscenza e queste cose in generale te ne fanno acquisire una 😉 poi dipende per cosa intendi per cultura e su cosa ^^

      Piace a 1 persona

  2. Ciao Alice, naturalmente condivido in pieno l’individuazione di un “prisma” attraverso il quale filtriamo i colori bui del passato, lo hai espresso molto bene, as usual. Ti aggiungo un dettaglio… che probabilmente conosci già. Coloro che redassero (già, si dice così) la Dichiarazione di Indipendenza degli USA con tanto di diritti alla libertà, alla ricerca della felicità, blablabla… erano quasi tutti schiavisti, e il solo Benjamin Franklin, se non sbaglio, liberò i suoi schiavi, ma non prima che fossero passati tantissimi anni, quando non ne aveva più bisogno…

    Piace a 3 people

    1. Sono contenta che anche questo articolo sia ben riuscito ^^
      Sì in america pensavano più che alla libertà all’indipendenza della madre patria e lo schiavismo era una manodopera, un affare commerciale molto fruttuoso a cui nessuno voleva rinunciare… davvero terribile. Purtroppo passato, presente e futuro sono costellati di queste ingiustizie e forse anche noi uomini moderni consideriamo normali dei comportamenti ignobili.
      Questo post era rivolto soprattutto a quelle persone che non considerano ciò che accadeva in passato e ritengono soltanto che era un posto meraviglioso (per abiti, balli e robe varie, senza considerare davvero tutto quello che c’è dietro)…

      "Mi piace"

  3. Concordo in tutto! Ti dico solo che a me avrebbero arsa viva come tante mie antenate,tranne quelle poche che riuscirono a scappare e vivere nascoste nei boschi.Non avrei mai potuto indossare busti con stecche o zoccoli da contadina.E avrei fatto una strage di uomini maschilisti prima di finire sul faló,clerici per primi!

    Piace a 1 persona

    1. Grazie ^^ Sono contenta che l’articolo ti sia piaciuto!
      Mi ritrovo a concordare con te e volevo appunto dimostrare con questo post che il passato non era un posto migliore del nostro. Aveva i suoi alti e bassi, e dato che spesso le persone vedono sempre il meglio ho voluto rappresentare il peggio, per far comprendere qual era la realtà dei fatti ^^

      "Mi piace"

  4. Scrivendo storiche non mi hai detto niente di nuovo…ma sappi che semmai volessi io vorrei leggere sul serio approfondimenti su ogni punto…. saltiamo l’igiene personale che se penso a quello zozzone di luigi14 mi viene male…il resto è sul serio interessantissimo

    Piace a 1 persona

    1. Farò degli approfondimenti e forse toccherò alcuni dei punti detti. Più che altro temo che non tratterò la medicina nè altri punti in cui non mi sento pienamente competente.
      Luigi XIV forse non era un esempio di pulizia ma era la mentalità dell’epoca ed è stato davvero un grandissimo re.
      Grazie per aver letto ^^

      "Mi piace"

  5. Il punto é che la fase nostalgia in genere riguarda sempre figure esenti dalla storiografia di un fenomeno.. vi sono persone che rimpiangono i treni, le auto, i negozi di un trentennio prima, poi vai a parlare con chi conosce l’evoluzione storica di questi fenomeni e ti spiega in pochi punti perchè nonostante tutto l’evoluzione ci abbia portati a un momento migliore rispetto al passato..
    anche a me mancano le chewing gum di quanto ero bambino, ma probabilmente non erano “sane” come quelle odierne.. e ok, lo so che sia un esempio studio, ma credo che il desiderio di spostarci verso il futuro sia il miglior ringraziamento che possiamo destinare a chi studia scienza, antropologia, sociologia, siamo destinati a migliorarci, per fortuna dei nostri successori.

    Piace a 1 persona

    1. Anche io sono molto nostalgica verso il passato mi ritengo che bisogna sempre ricordarsi spesso di cosa si parla. Noi siamo abituati a una certa comodità che nel passato non esisteva. Con questo post volevo “disilludere” un po’ le persone che ignorano o non vogliono dar retta a queste verità 🙂
      Per il resto sono d’accordo con te ^^

      "Mi piace"

  6. Articolo interessante che ti spinge ad interrogarti. Sono d’accordo con quanto scritto ma, e qui rischio l’impopolarità, sono convinto che ogni epoca abbia avuto i suoi pro e contro e che si sia evoluta di pari passo con la conoscenza dell’essere umano. Quel che oggi ci sembra orripilante e ingiustificabile, un tempo faceva parte di regole accettate da uno status di ignoranza generale, che però le rendeva normale routine quotidiana, dettata dalla stessa società. Per altro una gran parte dei punti trattati, ce li ritroviamo invariati nel nostro tempo. saluti 🙂

    Piace a 1 persona

    1. No, non rischi assolutamente l’impopolarità! Sono assolutamente d’accordo con te. Ho fatto questo post principalmente per mettere in luce i difetti, che molte persone che conosco ignorano o trattavano con superficialità. Per questo sono stata schietta e precisa in quello che volevo comunicare 🙂

      Piace a 1 persona

    1. sono felicissima che ti sia piaciuto il post 🙂 volevo appunto spiegare a certe persone come le epoche passate non erano così “facili” e belle come sono portate a pensare attraverso film e libri romantici di poco conto…
      Grazie ancora ^^ Buona giornata a te 🙂

      "Mi piace"

  7. Ma soprattutto non esisteva internet! Sicuramente la cosa peggiore di tutte. u.u

    Scherzi a parte, la vita dello scrittore senza internet era difficilissima perché impiegava moltissimo tempo per documentarsi e spesso ciò che che trovava era intriso di parti inventate, menzogne e stereotipi. L’unico modo che uno scrittore aveva per produrre qualcosa di valido era sperimentare in prima persona ciò che voleva raccontare (e infatti i romanzi simil-autobiografici e quelli ispirati a esperienze vissute direttamente dell’autore sono numerosissimi).

    Piace a 1 persona

  8. Bellissimo articolo 😉 Ti consiglio di vedere “Midnight in Paris” di Woody Allen 🙂 Parla proprio di come guardare al passato sia spesso controproducente e come sia necessario accettare il nostro presente 🙂 Ogni epoca, in fondo, ha i suoi alti e bassi 🙂

    Piace a 1 persona

  9. Sarò un salmone ma viaggio controcorrente. Io preferisco vivere in quest’epoca con tutti i difetti che ha. Vivere nel passato? Uhm! murble! No, grazie! Adesso so a cosa vado incontro, tornando nel passato è tutto da decifrare. Quindi no, grazie.
    Era un altro mondo molto distante dal nostro. Tu hai fatto un elenco puntuale, che conoscevo anch’io. Mi piace conoscere le storie del passato e studiare il loro modo di pensare e di agire. Dunque i contra non sono da poco senza distinzione di sesso. Non è che per i maschietti fossero rose e viole. O eri il primogenito, allora qualche chance in più l’avevi, altrimenti era dura anche per loro.

    Piace a 1 persona

    1. Certamente quello che dici è verissimo! Ma un uomo aveva sicuramente in più rispetto a una donna, anche un secondogenito poteva ribellarsi e ottenere un indipendenza economica e sociale più altre. Più che altro comunque ho rivolto il post a certe ragazze (che conosco) che pensavano appunto solo ai vestiti, ai balli, ecc dimenticando tutte le cose che ho elencato in questo articolo.

      Piace a 1 persona

  10. Un bellissimo scritto che condivido in pieno. Nei secoli passati vivevano dignitosamente solo le persone delle classi sociali molto elevate, per gli altri c’era la fame, le carestie, il freddo, la schiavitù, le malattie, si pensi alle pestilenze che mietevano migliaia di persone, lo sfruttamento dei bambini, le violenze, le guerre, la mancanza di cultura, la mancanza di giustizia, insomma tutti i temi che hai toccato. Tra l’altro io sarei stato subito messo al rogo in quanto di religione Valdese. Solo nel 1848 Carlo Alberto ha concesso la libertà di culto per il nostro popolo. Non facciamoci ingannare dai film o dagli scritti, erano periodi rispetto al nostro veramente difficili. Un caro abbraccio e ancora complimenti

    Piace a 1 persona

    1. Grazie per aver letto, sono felice che ti sia piaciuto!
      Sono completamente d’accordo con quello che dici… e purtroppo nemmeno una persona di classe sociale elevata viveva benissimo come viviamo noi oggi e questo è quanto dire per capire come la povertà facesse paura!
      Probabilmente molti liberi pensatori, religioni diverse ecc. sarebbero stati messi al rogo, era un modo come un altro per eliminare il “diverso”… le persone che non si lasciavano manipolare e ingannare da un potere più grande e sottostare a qualcuno.
      Erano periodi davvero molto difficili, sono assolutamente d’accordo.
      Un abbraccio e a presto!

      Piace a 1 persona

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Inizia con un blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: